Incontro su “Albergo diffuso” per lo sviluppo turistico del centro storico a Girifalco

Girifalco – Si è svolto, nei giorni scorsi, nella sala Consiliare del Comune  l’incontro “Albergo diffuso: esperienze di ospitalità diffusa per lo sviluppo turistico del centro storico”. Presenti  consiglieri regionali, Arturo Bova e Orlandino Greco, il presidente della Provincia, Enzo Bruno, il presidente dell’Associazione “Borghi da Ri…Vivere”, Giovanni Renda, il presidente Albergo Diffuso EcoBelmonte, Giuseppe Suriano, il presidente dell’Associazione ECOcentrica, Annalisa Signorello, il presidente della Pro Loco, Orazio Cipullo, l’architetto Domenico Conaci, il presidente dell’Associazione ReBOOT, Angelo Marra. Arricchita dal dibattito con il pubblico e realizzato con la collaborazione della FV Music in the World, l’iniziativa si è aperta con l’intervento del sindaco, Pietrantonio Cristofaro: “Girifalco e la rete di collaborazione che, intorno ad esso potrà crearsi, ha tutti i requisiti per aspirare a questo tipo di progettualità ed è per questo che, in quest’occasione, abbiamo voluto qui con noi i rappresentanti degli enti sovracomunali. Il percorso che l’amministrazione comunale intende, infatti, intraprendere richiede  la preziosa collaborazione di tutti voi. Anche perché qualora riuscissimo a realizzare questo progetto, l’intero comprensorio ne potrà trarre giovamento. L’idea di far spostare il turista dal mare al montagna passando per il nostro entroterra ed usufruendo dei servizi in esso previsti può rivelarsi la strada giusta per ridare al nostro territorio la vocazione che merita: vale a dire quella turistica”.

A spiegare, invece, il perché dell’iniziativa è stato il presidente del Consiglio Comunale, Elisabetta Ferraina: “Questo incontro nasce dal desiderio di raccontare ai cittadini cosa significa albergo diffuso attraverso la testimonianza di chi si occupa di questa filosofia di vita. E’ importante fornire questa spiegazione perché è triste che circoli un messaggio sbagliato su un potenziale progetto virtuoso che ruota attorno ad un’ospitalità sostenibile e che sfrutta il patrimonio esiste tendendo, contemporaneamente, a sviluppare i servizi. Per questo abbiamo voluto l’ingegnere Renda che crede in quello che fa ed ha avuto la determinazione di mettere insieme tante forze creando una bellissima realtà regionale. Poi abbiamo un esempio concreto,  qual  è l’albergo diffuso di Belmonte, qui rappresentato dal presidente di EcoBelmonte, Giuseppe Suriano. Ma c’è di più. La presenza, inoltre, dei rappresentanti di ECOcentrica e ProLoco e delle istituzioni, Regione e Provincia, dimostra l’unità di intenti con le associazione e la sensibilità regionale. Il salto di qualità del nostro territorio passa attraverso le sfide difficili e come amministratori dobbiamo avere il coraggio di accettare queste sfide condividendole con i nostri cittadini”. A spiegare cosa è e di cosa si occupa l’associazione Borghi da Ri…Vivere è, dunque, stato il presidente del sodalizio, Giovanni Renda. “La nostra associazione, presentata lo scorso 24 febbraio, registra già l’adesione di dodici comuni. Alcune amministrazioni si sono interessate a questo percorso proprio per far rivivere i borghi. Siamo così arrivati a cinquanta soggetti. Ci siamo presentati alla Regione e abbiamo detto ciò che abbiamo messo in campo: un’associazione con il compito di rivalorizzare il patrimonio edilizio del nostro territorio”. E dal percorso virtuoso dei Borghi da Ri…Vivere all’esperienza riuscita di Belmonte con Giuseppe Suriano: “Abbiamo costituito quest’associazione iniziando a parlare di decoro urbano ed ambiente e abbiamo, così, ipotizzato un’idea ricettiva sposando la bio architettura e l’ utilizzo di materiale della bio edilizia. Le difficoltà sono state enormi. Ma attraverso un finanziamento privato siamo partiti con l’acquisizione delle casette”.

Sensibile ai temi dell’ambiente e favorevole al progetto si è detta, poi, il presidente dell’associazione girifalcese ECOcentrica (iscritta a Borghi da Ri…Vivere), Annalisa Signorello: “Dar vita ad un albergo diffuso significa non costruire nulla ex novo ma restaurare ciò che già abbiamo. Per cui l’ idea è quella di evitare impatti ambientali. Per questo motivo ECOcentrica abbraccia, appieno, questo progetto”.  A spiegare le potenzialità di Girifalco rispetto a questa idea progettuale è stato l’architetto, Domenico Conaci. Il professionista ha offerto, alla folta platea, una panoramica delle abitazioni presenti sul territorio e disabitate. Ed è da questo elemento che, come detto da Conaci, deriva la fattibilità del progetto a Girifalco. Lo screening del tecnico si è, quindi, concentrato sulle tre tipologie di edifici presenti nel centro storico (stato conservazione buono, medio, rudere) e sulla normativa regionale dell’ albergo diffuso. Ovviamente nel ragionamento portato avanti nel corso della serata si è tenuto conto anche del contenuto da dare a questo “contenitore”. Ed in tal senso fondamentale è stato il contributo del presidente della Pro Loco, Orazio Cipullo: “Inserire le nostre tante attività in un contesto di recupero del patrimonio artistico e culturale capace di incrementare il reddito e l’occupazione, senza per questo intervenire contaminando la cultura, l’ambiente, l’identità dei luoghi, sarebbe un grande passo in avanti per tutti noi. La nostra funzione, inserita nell’albergo diffuso, potrà essere sempre di più  quella di “animatore” culturale ed economico del centro storico e non solo”.

I punti di forza del territorio girifalcese rispetto al progetto di albergo diffuso sono stati alcuni degli elementi introdotti dal presidente di ReBOOT, Angelo Marra: “Il progetto ha come finalità la riattivazione urbana e turistica del comune attraverso una serie di azioni: la messa in sistema delle attività economiche commerciali e sociali; la valorizzazione delle produzioni agricole, l riattivazione botteghe artigiane, la creazione di nuove forme di promozione della cultura gastronomica locale, i progetti di innovazione urbana; la creazione di servizi dedicati al turismo della terza età; l’offerta turistica che valorizzi la montagna; la messa in rete delle attrazione dei comuni limitrofi per poter offrire più azioni di intrattenimento; i corsi di formazione”. A sottolineare la valenza del progetto è stato, anche, il presidente della Provincia, Enzo Bruno. “Abbiamo questa grande nostra fortuna che la natura ci ha dato (800 km di costa, una montagna stupenda e le serre). Si tratta di programmare un progetto di valorizzazione. In altri territori la Calabria sarebbe stata la regione più avanzata in termini di turismo. Occorre, quindi, pensare  a come fare un turismo ecosostenibile partendo da ciò che già che abbiamo. Il progetto lanciato qui a Girifalco deve essere sostenuto  ed inserito dentro un’ impalcatura che vede gli enti locali spingere in avanti un’ idea che va incontro a uno dei drammi delle aree interne: lo spopolamento. Mettere in rete tanti cittadini che diventano imprenditori su un idea di sviluppo endogeno può essere la chiave per lo sviluppo del nostro territorio”.  Promotore della proposta di legge “Rigenerazione sostenibile dei centri storici urbani minori a vocazione turistica”, il consigliere regionale Orlandino Greco ha affermato: “I sindaci hanno il compito di promuovere, in un’ ottica di rilancio, quello che è il paese albergo. Dando merito a quei sindaci che hanno la capacita di avere una visione ampia, a quegli imprenditori che rimangono qui e alla Regione che si fa garante di un progetto di sviluppo è possibile pensare a una nuova forma di sviluppo del territorio. Questo progetto che, si inquadra nella tutela e valorizzazione del patrimonio rurale, potrà creare occupazione e ridare la giusta attenzione ad  una terra bellissima e poco conosciuta la cui forza è il turismo tutto l’anno”.

Tra i soci fondatori dell’associazione Borghi da Rivivere, il consigliere regionale Arturo Bova, è intervenuto nel corso del dibattito sottolineando la bellezza del centro storico di Girifalco. “Per realizzare l’albergo diffuso occorre fare un lavoro di squadra e lavorare per rendere il territorio fruibile ed accessibile.  Ovviamente ci vuole la collaborazione di tutti. E noi siamo accanto al Comune di Girifalco che si sta impegnando in un progetto di sviluppo e valorizzazione del territorio. Le caratteristiche di questa zona sono perfette per realizzare un’iniziativa simile”. Subito dopo questi interventi si sono succedute le testimonianze di Marcello Marchese e Espedito Marinaro. Ha preso la parola anche il direttore amministrativo del Gal Serre Calabresi, Carolina Scicchitano: “Girifalco può diventare un punto di riferimento del turismo locale. Se riusciremo a mettere a rete agricoltura e turismo creeremo il business plan del Comune di Girifalco”. A chiudere i lavori dal pubblico è stato l’attore e regista di teatro, Altero Borghi: “Girifalco è un posto particolare: educato dall’ ospedale psichiatrico a comprendere il diverso. Un’idea utile potrebbe essere quella di portare a Girifalco giovani europei e fare uno scambio con gli artisti del luogo. Le polemiche esisteranno sempre ma bisogna creare uomo nuovo in un paese nuovo”.